Consigli

ESTRAZIONI ED INTERVENTI CHIRURGICI

  • In caso di estrazione dentale stringere tra i denti un tampone di garza per almeno 30 minuti continuando a deglutire la saliva in modo naturale.
  • Rimuovere poi il tampone senza preoccuparsi del suo colore rosso e senza sostituirla se non in caso di ripresa del sanguinamento.In caso la ferita continuasse a sanguinare si ripeterà l’operazione prima descritta per ulteriori 20 minuti.Una leggera perdita di sangue può verificarsi, ma se dovesse persistere contattare il dentista.
  • Applicare una borsa di ghiaccio sulla guancia ad intervalli nei primi due giorni, per limitare l’edema. Non ghiaccio in bocca.
  • Evitare nei primi due giorni di sciacquare con qualsiasi prodotto, per non disturbare la coagulazione. Non fumare o bere alcolici almeno nelle prime 24 ore.
  • Tenere una dieta semiliquida e fredda evitando cibi caldi e acidi (no agrumi, no aceto). Spazzolare i denti delicatamente evitando nei primi 10 giorni la zona operata.
  • La comparsa di dolore, gonfiore e colorito bluastro della pelle non deve preoccupare. Se prescritti dal dentista fare uso di farmaci antinfiammatori e antibiotici che antagonizzano l’effetto di eventuali sovrainfezioni di batteri opportunisti.
  • Se l’intervento ha avuto luogo a carico dell’osso mascellare in prossimità del seno paranasale (cavità pneumatica in comunicazione con la cavità nasale) o, se questo stesso è stato parzialmente invaso, può accadere una epistassi (perdita di sangue dal naso) che non deve spaventare il paziente.
  • In questi casi è bene evitare di soffiare, starnutire o tossire forte. Per interventi sulla mandibola, in prossimità del nervo alveolare inferiore può permanere per qualche tempo una parestesia (formicolio) sul labbro o sulla lingua, a causa della compressione esercitata sulla struttura nervosa dai tessuti circostanti edematosi o per una lesione diretta sul fascio nervoso.
  • Di solito questa parestesia scompare dopo qualche giorno, tuttavia se dovesse permanere per un periodo superiore occorre contattare il dentista.

L’INTERVENTO DI IMPLANTOLOGIA

  • Per mantenere il cavo orale ben disinfettato è consigliabile fare sciacqui con un collutorio a base di clorexidina da due giorni prima dell’intervento fino alla guarigione dei lembi.
  • E’ necessario assumere un antibiotico per 5-6 giorni da iniziare uno-due giorni prima della data dell’intervento.
  • Prendere nei primi giorni successivi all’intervento un antinfiammatorio a stomaco pieno.
  • E’ consigliabile prendere 15 gocce di un ansiolitico un’ora prima dell’intervento per essere più rilassati.
  • E’ importante non assumere farmaci che ostacolano la coagulazione del sangue nei giorni prima dell’intervento ( ad esempio l’acido acetil-salicilico).
  •  Applicare nei primi due giorni post-intervento, ad intervalli, la borsa del ghiaccio esternamente alla parte trattata
  • Se presente una protesi ad appoggio mucoso, utilizzarla il meno possibile nei 40 giorni successivi all’intervento (solo per fini socio-estetici, mai per mangiare).
  •  Seguire una dieta semiliquida ricca di proteine nel periodo di convalescenza.
  •  Non fumare ed evitare alcolici almeno nei giorni successivi all’intervento. Il fumo è uno dei fattori che aumentano sostanzialmente le possibilità di insuccesso impiantare.

TRAUMI DENTALI

I traumi dentali rappresentano spesso un’urgenza odontoiatrica:

  • Nel caso ci si fratturi la corona occorre conservare in umido il pezzo fratturato (latte o acqua) e recarsi a più presto dal dentista affinché si possa valutare il reincollaggio.
  • Nel caso si verifichi un’avulsione traumatica occorre riposizionare immediatamente il dente nel suo alveolo o se non si riesce recarsi subito dal dentista conservando il dente in bocca oppure idratato con latte o acqua.
  • Il dentista effettuerà un reimpianto.Anche nei casi meno gravi, quando vi sia una lussazione o una concussione, è indicato recarsi dal dentista per fare degli esami di vitalità e dei test radiografici.
  • Il tempo intercorso dal trauma e il metodo di conservazione del dente interessato sono determinanti nella prognosi a lungo termine.